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Liquid eye (2017)

E. Baha | A. Pocetti | R. Sargenti

"Il mondo è liquido, un oceano movimentato in cui si combinano incessantemente i rapporti economici, sociali e culturali. Grandi movimenti, sollevamenti possenti e risacche estenuanti che dànno la misura dell’estrema instabilità, propria dei grandi sistemi a livello planetario. Dentro questo immenso mondo liquido si muovono miliardi di vite umane, spesso travolte e spaesate dalla liquidità dell’ambiente in cui vivono"

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(Zygmunt Bauman e Carlo Bordoni, Stato di crisi, Einaudi, Torino 2014, p. 114).

Per Bauman l’uomo contemporaneo è ormai divenuto “liquido”, in quanto le situazioni in cui vive si modificano prima che il suo modo di agire riesca a consolidarsi in abitudini e procedure; egli mostra tutta la sua precarietà conducendo una vita di continua incertezza dove predominano imprevedibilità del futuro, stress, paura sociale e individuale, lavori alienanti e a termine, legami affettivi fragili e mutevoli, ricerca spasmodica di un riscatto.

 

Liquid eye è una performance di pittura dal vivo sostenuta da musica elettronica diffusa.

Il foglio sul quale avviene l’elaborazione pittorica è uno, ma la materia indagata segue un’idea di trasmutazione e stratificazione, così che in corso d’opera si possono individuare più stadi intermedi di realizzazione corrispondenti a livello tematico ad altrettante declinazioni del concetto di “liquidità”.

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E. Baha, pittura dal vivo

A. Pocetti, regia

R. Sargenti, musica

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