Limes III (2018)
R. Sargenti | A. Pocetti | A. Viola
"Piuttosto che rendere omogenea la condizione umana, l’annullamento tecnologico delle distanze spazio- temporali tende a polarizzarla. Emancipa alcuni dai vincoli territoriali e fa siÌ€ che certi fattori generino comunitaÌ€ extraterritoriali, mentre priva il territorio, in cui altri continuano ad essere relegati, del suo significato e della sua capacitaÌ€ di attribuire un’identitaÌ€.
Per alcuni, ancora, quell’azzeramento delle distanze di spazio e tempo promette una libertaÌ€ senza precedenti dagli ostacoli di carattere fisico e una capacitaÌ€ inaudita di muoversi e di agire a distanza. Per altri, invece, presagisce l’impossibilitaÌ€ di appropriarsi della localitaÌ€ – dalla quale pure hanno scarse possibilitaÌ€ di liberarsi per muoversi altrove – e di renderla accogliente e vivibile"
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(Zygmunt Bauman, Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone, GLF editori Laterza, Roma 1999, p. 17).
In #liquidOpera accade sovente che l’ambito di ricerca di una materia specifica si dissolva e sconfini in un altro. A volte senza accorgersene e per lo più senza pretese necessità , le forme del visivo tracciano solchi nell’immaginazione che hanno da riempirsi coi suoni. Accade dunque che Voli di rondini, video di Antonino Viola che indaga qualcosa che negli anni è stata promossa e bocciata, sollevata e gettata nel fango, ripromessa e mai mantenuta, ossia l'identità , il volto proprio delle città , si ritrovi coinvolto nella medesima sfera espressiva di Limes I per violino e pianoforte di Raffaele Sargenti, che esplora lo sconfinamento reciproco e la zona grigia che scaturisce dall’interazione dei due strumenti.
Cosa rimane di video e musica al netto della contaminazione? Quali nuove funzioni e esigenze creative? Limes III è testimonianza “liquida” di ricerca di identità formale, artistica, comunitaria.